Home
/
I COUNT
/
Attività cognitiva
/
La stimolazione cognitiva nel progetto I COUNT
La stimolazione cognitiva nel progetto I COUNT
Tra le diverse attività proposte nell’ambito del progetto I COUNT spicca l’intervento cognitivo: una serie di attività che hanno l’obiettivo di allenare l’attenzione, il linguaggio, la memoria e le funzioni esecutive (ad esempio la logica e la capacità di pianificare delle attività). Immaginate di andare in palestra e usare pesetti e panche per mettere su muscoli: allo stesso modo si possono usare degli esercizi (i nostri pesetti) per tenere in allenamento le funzioni cognitive e contrastare lo sviluppo di patologie cognitive.

La Stimolazione Cognitiva è lo strumento che abbiamo scelto per il nostro allenamento. Anzi, ne abbiamo scelti ben due, che alterneremo nei 6 mesi di intervento: la Stimolazione Cognitiva Classica e la Stimolazione Computerizzata attraverso RECODE.
Vediamo in dettaglio:
- La Stimolazione Cognitiva “Classica” nasce in Inghilterra, grazie alla psicologa Aimee Spector. L’idea alla base è che formando dei piccoli gruppi di lavoro e impegnandosi insieme per risolvere gli esercizi, ripercorrendo la propria storia di vita e immergendosi in conversazioni arricchenti si possa migliorare il benessere e contemporaneamente far lavorare la mente.
Nel nostro studio I COUNT ci divideremo in gruppi e insieme svolgeremo esercizi sempre diversi, faremo giochi in cui ci sfideremo e ci confronteremo sulle tematiche che a poco a poco emergeranno- noi siamo pronti ad imparare il più possibile!

- La Stimolazione Cognitiva Computerizzata RECODE è un tipo di stimolazione che prevede l’utilizzo del computer. RECODE è infatti una piattaforma online sviluppata da alcune ricercatrici e ricercatori dell’Università degli Studi di Padova con l’obiettivo di allenare la mente nell’invecchiamento. Tutte le principali funzioni cognitive vengono stimolate in modo molto mirato, attraverso diversi livelli di difficoltà. Immaginate quindi un videogioco, ma non per bambini e più semplice da usare.
Nel nostro studio I COUNT ogni partecipante potrà accedere, con il supporto delle psicologhe e degli operatori, alle numerose attività presenti sulla piattaforma. A differenza della Stimolazione Classica, questo allenamento verrà svolto individualmente. Per sbirciare in anteprima in cosa consiste RECODE ti invitiamo a guardare il video dedicato:
Riassumendo, nel progetto I COUNT verranno alternate due tipologie di Stimolazione Cognitiva, per promuovere il benessere cognitivo degli ospiti delle due strutture che partecipano (Altavita-IRA di Padova e Cremona Solidale di Cremona).

Dott.ssa Eleonora Macchia, Psicologa di Area Neuropsicologica
Dott.ssa Zaira Romeo, Psicologa di Area Neuropsicologica
Home
/
I COUNT
/
Attività fisica
/
Presentazione protocollo di allenamento
Presentazione protocollo di allenamento
In questo articolo verrà descritto il programma di allenamento che utilizzeremo insieme al nostro esperto di scienze motorie.
Cos’è il protocollo di allenamento Vivifrail?
Il protocollo Vivifrail è un programma di esercizi studiato appositamente per aiutare le persone anziane a migliorare la loro salute fisica e mantenere l’autonomia. Attraverso esercizi mirati, questo protocollo aiuta a rafforzare i muscoli, migliorare l’equilibrio e la resistenza fisica, riducendo il rischio di cadute e promuovendo uno stile di vita attivo. Ma Vivifrail è molto più di una semplice routine di esercizi: è un approccio che considera le esigenze specifiche di ogni persona, garantendo risultati concreti e duraturi.

A chi è rivolto?
- Anziani attivi, che vogliono mantenere la propria forma fisica e prevenire la fragilità legata all’età.
- Persone fragili, che iniziano a sperimentare difficoltà nei movimenti quotidiani, come alzarsi da una sedia o camminare senza aiuto.
- Anziani molto fragili, che necessitano di supporto anche per compiti semplici e sono a rischio di perdere la propria indipendenza.
La valutazione iniziale
Prima di iniziare il programma di allenamento, è fondamentale effettuare una valutazione iniziale per capire il livello di partenza e identificare le necessità specifiche della persona. Questo processo include:
- Test di equilibrio e mobilità:
– Il SPPB (Short Physical Performance Battery) è un test che misura equilibrio, velocità nel camminare e forza degli arti inferiori.
– Ad esempio, una prova comune è stare in piedi con i piedi uniti per alcuni secondi o camminare per 4 metri nel minor tempo possibile. - Valutazione della forza muscolare:
– Si verifica quanto è facile alzarsi da una sedia senza usare le mani, un indicatore importante della forza delle gambe. - Test di resistenza aerobica:
– Un test semplice è il cammino di 6 minuti, dove si misura quanto si riesce a camminare in questo intervallo di tempo.
Questi test non sono solo utili per personalizzare il programma, ma anche per monitorare i progressi nel tempo.

Come funziona il protocollo?
Il programma Vivifrail si basa su quattro pilastri fondamentali, ognuno con esercizi specifici per migliorare aspetti diversi della salute fisica:
- Forza muscolare
– Gli esercizi di forza sono fondamentali per contrastare la perdita di massa muscolare (sarcopenia) e migliorare la capacità di svolgere attività quotidiane come salire le scale o alzarsi dal letto.
– Esempio: alzarsi e sedersi da una sedia 10 volte consecutive, cercando di non usare le mani. - Equilibrio
– Per evitare cadute e migliorare la stabilità, si lavora su esercizi di equilibrio.
– Esempio: provare a stare in piedi su una gamba sola per 10 secondi o camminare su una linea immaginaria. - Resistenza aerobica
– Migliorare la resistenza cardiorespiratoria aiuta a mantenere uno stile di vita attivo e a svolgere attività più impegnative senza affaticarsi.
– Esempio: camminare a passo veloce per 10-15 minuti, eventualmente aumentando il tempo gradualmente. - Flessibilità
– La flessibilità riduce la rigidità articolare e migliora la libertà di movimento.
– Esempio: piegarsi lentamente per toccare le punte dei piedi o allungare le braccia sopra la testa.

Dove e come si svolge?
Il protocollo Vivifrail è estremamente flessibile:
- Le sessioni di allenamento sono brevi (30-45 minuti).
- Si svolgeranno 2-3 volte a settimana direttamente nella struttura.
- Richiede attrezzature semplici come una sedia, elastici o piccoli pesi.
Quali sono i benefici?
- Miglioramento della forza: sentirsi più energici e capaci di affrontare le attività quotidiane.
- Riduzione del rischio di cadute: una maggiore stabilità porta a meno incidenti.
- Maggiore autonomia: tornare a fare cose semplici come uscire a fare una passeggiata.
- Qualità della vita migliorata: sentirsi attivi e indipendenti.
Conclusione
Il metodo Vivifrail è un alleato prezioso per vivere meglio e in piena autonomia. Con esercizi semplici, personalizzati e accessibili a tutti, aiuta a mantenere la salute fisica e affrontare l’invecchiamento con energia e sicurezza. Non importa il tuo livello di partenza, il protocollo è pensato per accompagnarti passo dopo passo verso una vita più attiva e serena.
Dott. Alvise Bobbo, Chinesiologo
Home
/
I COUNT
/
Alimentazione
/
La dieta mediterranea e i cibi arricchiti
La dieta mediterranea e i cibi arricchiti
Nel nostro progetto I COUNT l’alimentazione ricopre un ruolo molto importante. Da un lato cercheremo il più possibile di aderire alla Dieta Mediterranea, dall’altro introdurremo due alimenti – pane e carciofini – che sono arricchiti di nutrienti ottimi per l’organismo. Vediamoli in dettaglio, a partire dalla Dieta Mediterranea.
Tutti conosciamo la Dieta Mediterranea: la tramandiamo di generazione in generazione perché ci piace e ci fa stare bene. Non si limita ad essere una dieta, ma è un vero e proprio stile di vita:
- è il mangiare i pasti in compagnia;
- è fare attività fisica;
- è utilizzare alimenti di stagione e da produzioni locali;
- è cucinare assieme e tramandare di generazione in generazione le ricette di famiglia.

Così ricca e completa, non è solo una questione di piacere, ma anche di benessere. Quello che i ricercatori hanno scoperto è che la Dieta Mediterranea in generale fa bene alla salute e ci aiuta nel prevenire alcune delle patologie che a volte osserviamo nell’invecchiamento.
Ad esempio è molto utile nel prevenire la perdita di muscoli e di forza, perché ci suggerisce di consumare numerose proteine e grandi quantità di acqua, che è contenuta anche in frutta e verdura.
La Dieta Mediterranea è preziosa anche nel prevenire il decadimento cognitivo, perché molti degli alimenti consigliati proteggono il cervello. Infine ci aiuta a mantenere in salute il cuore, perché suggerisce cibi ricchi di grassi “buoni”, come quelli contenuti nell’olio d’oliva e nella frutta a guscio (mandorle, noci, ecc.).
Ma cosa prevede la Dieta Mediterranea? Lo scopriamo guardando la nostra Piramide Alimentare:

- Alle fondamenta c’è fare attività fisica, mangiare in compagnia e comprare cibi di stagione e, se possibile, prodotti nelle proprie zone;
- Bere moltissima acqua: sappiamo che con l’aumentare dell’età ci viene meno voglia di bere, ma non è una buona scusa per non farlo!
- Ad ogni pasto consumare frutta e verdura; pane, pasta e cereali; condire con del buon olio extravergine d’oliva;
- Ogni giorno è bene mangiare legumi, come ceci e lenticchie; frutta a guscio e semi; ridurre la quantità di sale usando aglio, cipolla e tutte le spezie che ci piacciono; è possibile consumare latte, yogurt e formaggi, possibilmente a basso contenuto di grassi, fino ad un massimo di 2 porzioni al giorno;
- Durante l’arco della settimana è bene mangiare con moderazione uova, carne magra e bianca, come il pollo; pesce e frutti di mare;
- Dobbiamo limitare invece il consumo di carne rossa, salumi e dolci.
È proprio perché la Dieta Mediterranea ha così tanti benefici ed è così gustosa che proponiamo di adottarla nel nostro progetto I COUNT.
I cibi arricchiti
Nel nostro progetto I COUNT introdurremo due alimenti che sono stati arricchiti in modo speciale per renderli ancora più buoni per l’organismo. Attraverso delle tecniche particolari è possibile infatti aggiungere agli alimenti in preparazione dei nutrienti, utili per restare in salute. Questo processo si chiama fortificazione perché rende “più forti” i cibi che mangiamo.
I due cibi fortificati che abbiamo scelto per il progetto I COUNT sono il pane e i carciofini.
Nello specifico:
- I carciofini biologici sono coltivati e raccolti in Puglia e lì vengono confezionati dall’azienda Agrimperiale s.p.a. Sono prodotti senza utilizzare additivi chimici ma solo di succo di limone e arancia, aceto di vino, e una miscela di olio extravergine d’oliva e di semi di girasole. Inoltre, i carciofini, già ricchi della fibra “prebiotica” che favorisce il buon funzionamento dell’intestino, sono resi speciali dall’aggiunta di un “probiotico”. I “probiotici” sono microrganismi vivi, in grado di influenzare positivamente la salute intestinale, migliorando l’equilibrio microbico intestinale. La nostra idea è quella di supportare l’attività dell’intestino mangiando questi carciofini 3 volte alla settimana, a mesi alterni, in porzioni da 100 grammi.

- Il nostro super pane è prodotto da Valle Fiorita s.r.l., azienda con rilevante attenzione alla qualità e ricerca, e ha la particolarità di venire impastato con le foglie d’olivo. Questa aggiunta non è banale: rende il pane ricco di polifenoli, che ci aiutano a contrastare l’invecchiamento delle nostre cellule. Inoltre, è prodotto rigorosamente con lievito madre, che migliora la digeribilità del pane e aiuta il metabolismo del colon. I partecipanti al nostro progetto I COUNT avranno modo di degustare il nostro pane tutti i giorni durante i 6 mesi di intervento, in porzioni da 50 grammi (il corrispettivo di 2 fette).

Nessuna paura: tutti i cibi che abbiamo scelto di includere nel nostro studio sono sicuri per la salute e le loro proprietà sono già state ampiamente studiate.
Abbiamo suscitato in voi un po’ di curiosità? Vi aspettiamo a tavola!
Dott.ssa Eleonora Macchia, Psicologa di Area Neuropsicologica
Dott.ssa Zaira Romeo, Psicologa di Area Neuropsicologica
Home
/
I COUNT
/
Socializzazione
/
La socializzazione e i suoi benefici: una guida pratica
La socializzazione e i suoi benefici: una guida pratica
Se promuovere la salute nei nostri partecipanti è l’obiettivo del nostro progetto I COUNT, sicuramente socializzare è uno degli strumenti che useremo. Anni di ricerca scientifica ci raccontano di benefici sorprendenti legati alla socializzazione nell’invecchiamento a tutti i livelli: fisico, psicologico e cognitivo.
Pensiamo ad esempio ad un contesto in cui socializziamo: siamo seduti in una sala comune e qualcuno dice che in tv ha sentito parlare di un nuovo programma del sabato sera. Parte un dibattito: c’è chi dice che lo guarderà, sebbene la Corrida fosse insuperabile; un altro ribatte che invece i programmi tv di oggi sono ugualmente interessanti. Ecco che per discutere abbiamo attivato una serie di conoscenze riposte nella nostra memoria, abbiamo prestato molta attenzione al dibattito, poi abbiamo usato il linguaggio per dire anche noi la nostra. Il nostro sistema cognitivo è ben attivo e in allenamento!
Pensiamo anche a come ci fa sentire raccontare un evento del nostro passato, raccontarci della crescita di figli e nipoti, confrontarsi su ciò che ci piacerebbe e non piacerebbe fare. Non ci fa sentire nostalgici, felici, tristi…?
Infine pensiamo che socializzare ci costringe spesso a muoverci: posso pensare di andare a controllare come sta la persona nella stanza vicina, magari ci scappa una chiacchiera; posso voler proseguire la conversazione passeggiando in corridoio o nel giardino piuttosto che in stanza; magari convinco l’amico/a a partecipare a quell’attività interessante del pomeriggio.

Data l’importanza della socializzazione per il nostro benessere, ecco alcune idee che potrebbero ispirarvi a creare nuovi momenti da passare in compagnia:
- Siamo certi che ci saranno ben più di un tifoso sportivo (di tutti gli sport!) tra i nostri partecipanti. Se abbiamo ragione, perché non riunirsi per guardare le partite in tv?
- La struttura organizza spesso delle feste e delle attività. Perché non partecipare, magari all’inizio solo guardando? Piano piano il ghiaccio si scioglie… e chissà che non ci venga voglia di prendere parte alle attività!
- La lettura di libri è una passione comune. Esistono degli incontri che si chiamano “gruppi di lettura”. Lo scopo è quello di confrontarsi su dei nuovi libri (si legge un libro alla volta tutti insieme riunendosi, oppure ognuno ne legge uno diverso) e al termine della lettura ci si confronta su di esso: è piaciuto? Era interessante? E così via. Nessuna paura, si può discutere anche di libri già letti se non si dispone di nuovi.
- Amanti della musica a raccolta: se c’è qualcuno che sa cantare canti o lo insegni agli altri; se siamo d’accordo sulla bellezza di un album musicale è arrivato il momento di ascoltarlo tutti assieme e di parlarne (e anche di cantarlo); se c’è da lamentarsi della musica moderna facciamolo!
- Per gli amanti della settimana enigmistica, si può pensare di unire le forze e risolvere assieme gli enigmi- che tanto lo sappiamo che sono difficilissimi e più si è meglio è.
- Se siamo degli assi a briscola, è arrivato il momento di sfoderare le nostre armi segrete giocando con gli altri. E, nel mentre, scambiare una chiacchiera.
