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Esercizi di equilibrio

Attività motoria – esercizi di equilibrio

Nel video, vengono presentati alcuni esercizi di equilibrio che dovrai svolgere

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Attività cognitiva

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La stimolazione cognitiva nel progetto I COUNT

La stimolazione cognitiva nel progetto I COUNT

Tra le diverse attività proposte nell’ambito del progetto I COUNT spicca l’intervento cognitivo: una serie di attività che hanno l’obiettivo di allenare l’attenzione, il linguaggio, la memoria e le funzioni esecutive (ad esempio la logica e la capacità di pianificare delle attività). Immaginate di andare in palestra e usare pesetti e panche per mettere su muscoli: allo stesso modo si possono usare degli esercizi (i nostri pesetti) per tenere in allenamento le funzioni cognitive e contrastare lo sviluppo di patologie cognitive.

funzioni cognitive

La Stimolazione Cognitiva è lo strumento che abbiamo scelto per il nostro allenamento. Anzi, ne abbiamo scelti ben due, che alterneremo nei 6 mesi di intervento: la Stimolazione Cognitiva Classica e la Stimolazione Computerizzata attraverso RECODE. 

Vediamo in dettaglio:

gioco jenga

Riassumendo, nel progetto I COUNT verranno alternate due tipologie di Stimolazione Cognitiva, per promuovere il benessere cognitivo degli ospiti delle due strutture che partecipano (Altavita-IRA di Padova e Cremona Solidale di Cremona). 

stimolazione cognitiva

Dott.ssa Eleonora Macchia, Psicologa di Area Neuropsicologica
Dott.ssa Zaira Romeo, Psicologa di Area Neuropsicologica 

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Presentazione protocollo di allenamento

Presentazione protocollo di allenamento

In questo articolo verrà descritto il programma di allenamento che utilizzeremo insieme al nostro esperto di scienze motorie.

Cos’è il protocollo di allenamento Vivifrail?

Il protocollo Vivifrail è un programma di esercizi studiato appositamente per aiutare le persone anziane a migliorare la loro salute fisica e mantenere l’autonomia. Attraverso esercizi mirati, questo protocollo aiuta a rafforzare i muscoli, migliorare l’equilibrio e la resistenza fisica, riducendo il rischio di cadute e promuovendo uno stile di vita attivo. Ma Vivifrail è molto più di una semplice routine di esercizi: è un approccio che considera le esigenze specifiche di ogni persona, garantendo risultati concreti e duraturi.

Persone che corrono

A chi è rivolto?

La valutazione iniziale

Prima di iniziare il programma di allenamento, è fondamentale effettuare una valutazione iniziale per capire il livello di partenza e identificare le necessità specifiche della persona. Questo processo include:

Questi test non sono solo utili per personalizzare il programma, ma anche per monitorare i progressi nel tempo.

Allenamento con pesetti

Come funziona il protocollo?

Il programma Vivifrail si basa su quattro pilastri fondamentali, ognuno con esercizi specifici per migliorare aspetti diversi della salute fisica:

I quattro pilastri del programma Vivifrail

Dove e come si svolge?

Il protocollo Vivifrail è estremamente flessibile:

Quali sono i benefici?

Conclusione

Il metodo Vivifrail è un alleato prezioso per vivere meglio e in piena autonomia. Con esercizi semplici, personalizzati e accessibili a tutti, aiuta a mantenere la salute fisica e affrontare l’invecchiamento con energia e sicurezza. Non importa il tuo livello di partenza, il protocollo è pensato per accompagnarti passo dopo passo verso una vita più attiva e serena.

Dott. Alvise Bobbo, Chinesiologo

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Alimentazione

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La dieta mediterranea e i cibi arricchiti

La dieta mediterranea e i cibi arricchiti

Nel nostro progetto I COUNT l’alimentazione ricopre un ruolo molto importante. Da un lato cercheremo il più possibile di aderire alla Dieta Mediterranea, dall’altro introdurremo due alimenti – pane e carciofini – che sono arricchiti di nutrienti ottimi per l’organismo. Vediamoli in dettaglio, a partire dalla Dieta Mediterranea. 

Tutti conosciamo la Dieta Mediterranea: la tramandiamo di generazione in generazione perché ci piace e ci fa stare bene. Non si limita ad essere una dieta, ma è un vero e proprio stile di vita: 


Pranzo in famiglia

Così ricca e completa, non è solo una questione di piacere, ma anche di benessere. Quello che i ricercatori hanno scoperto è che la Dieta Mediterranea in generale fa bene alla salute e ci aiuta nel prevenire alcune delle patologie che a volte osserviamo nell’invecchiamento. 

Ad esempio è molto utile nel prevenire la perdita di muscoli e di forza, perché ci suggerisce di consumare numerose proteine e grandi quantità di acqua, che è contenuta anche in frutta e verdura. 

La Dieta Mediterranea è preziosa anche nel prevenire il decadimento cognitivo, perché molti degli alimenti consigliati proteggono il cervello. Infine ci aiuta a mantenere in salute il cuore, perché suggerisce cibi ricchi di grassi “buoni”, come quelli contenuti nell’olio d’oliva e nella frutta a guscio (mandorle, noci, ecc.). 

Ma cosa prevede la Dieta Mediterranea? Lo scopriamo guardando la nostra Piramide Alimentare: 

Piramide alimentare

È proprio perché la Dieta Mediterranea ha così tanti benefici ed è così gustosa che proponiamo di adottarla nel nostro progetto I COUNT.

I cibi arricchiti

Nel nostro progetto I COUNT introdurremo due alimenti che sono stati arricchiti in modo speciale per renderli ancora più buoni per l’organismo. Attraverso delle tecniche particolari è possibile infatti aggiungere agli alimenti in preparazione dei nutrienti, utili per restare in salute. Questo processo si chiama fortificazione perché rende “più forti” i cibi che mangiamo.

I due cibi fortificati che abbiamo scelto per il progetto I COUNT sono il pane e i carciofini.

Nello specifico:

Carciofini biologici
Pane impastato con le foglie d'olivo

Nessuna paura: tutti i cibi che abbiamo scelto di includere nel nostro studio sono sicuri per la salute e le loro proprietà sono già state ampiamente studiate.
 
Abbiamo suscitato in voi un po’ di curiosità? Vi aspettiamo a tavola!

Dott.ssa Eleonora Macchia, Psicologa di Area Neuropsicologica
Dott.ssa Zaira Romeo, Psicologa di Area Neuropsicologica 

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Socializzazione

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La socializzazione e i suoi benefici: una guida pratica

La socializzazione e i suoi benefici: una guida pratica

Se promuovere la salute nei nostri partecipanti è l’obiettivo del nostro progetto I COUNT, sicuramente socializzare è uno degli strumenti che useremo. Anni di ricerca scientifica ci raccontano di benefici sorprendenti legati alla socializzazione nell’invecchiamento a tutti i livelli: fisico, psicologico e cognitivo. 
Pensiamo ad esempio ad un contesto in cui socializziamo: siamo seduti in una sala comune e qualcuno dice che in tv ha sentito parlare di un nuovo programma del sabato sera. Parte un dibattito: c’è chi dice che lo guarderà, sebbene la Corrida fosse insuperabile; un altro ribatte che invece i programmi tv di oggi sono ugualmente interessanti. Ecco che per discutere abbiamo attivato una serie di conoscenze riposte nella nostra memoria, abbiamo prestato molta attenzione al dibattito, poi abbiamo usato il linguaggio per dire anche noi la nostra. Il nostro sistema cognitivo è ben attivo e in allenamento!
Pensiamo anche a come ci fa sentire raccontare un evento del nostro passato, raccontarci della crescita di figli e nipoti, confrontarsi su ciò che ci piacerebbe e non piacerebbe fare. Non ci fa sentire nostalgici, felici, tristi…? 
Infine pensiamo che socializzare ci costringe spesso a muoverci: posso pensare di andare a controllare come sta la persona nella stanza vicina, magari ci scappa una chiacchiera; posso voler proseguire la conversazione passeggiando in corridoio o nel giardino piuttosto che in stanza; magari convinco l’amico/a a partecipare a quell’attività interessante del pomeriggio. 

I benefici della socializzazione

Data l’importanza della socializzazione per il nostro benessere, ecco alcune idee che potrebbero ispirarvi a creare nuovi momenti da passare in compagnia: 

attività di gruppo che fanno bene

Dott.ssa Eleonora Macchia, Psicologa di Area Neuropsicologica
Dott.ssa Zaira Romeo, Psicologa di Area Neuropsicologica 

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Giochi da tavolo

Giochi da tavolo

Nel video, vengono presentati i giochi da tavolo, che possono portare diversi benefici cognitivi

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Cereali integrali

Cereali integrali

INTEGRALE SÌ O INTEGRALE NO?

Cosa significa “integrale”? E quali sono i vantaggi di un prodotto integrale rispetto ai prodotti raffinati?

La famiglia dei cereali comprende diversi generi e i principali in commercio sono: frumento, riso, mais, segale, orzo, avena, miglio. A seconda del processo di lavorazione a cui sono sottoposti, si distinguono i cereali raffinati e cereali integrali.

I chicchi dei cereali sono costituiti da 3 parti:

I cereali integrali contengono tutte e 3 le parti del cereale, mentre i cereali raffinati sono sottoposti a un processo di raffinazione che elimina la parte più esterna e fibrosa del germe e della crusca, rimuovendo così buona parte dei micronutrienti e della fibra.

La raffinatura dei cereali con la rimozione della fibra permette una conservazione più lunga dei preparati e una lavorazione più facile di alcuni prodotti, come per esempio la lievitazione dei panificati.

Nell’immaginario comune il cereale raffinato è rappresentato solo dalla farina 00 bianca e dal riso bianco, mentre invece tutti i cereali possono essere sottoposti a processi di raffinatura per migliorare la resa nella produzione alimentare.

Alcuni esempi:

Esempi di falsi prodotti integrali:

Ma allora mangiare cereali integrali fa bene o è solo una frottola?

I cereali integrali hanno diversi vantaggi:

In sintesi, utilizzare più cereali integrali è raccomandato da tutte le linee guida internazionali, per i grandi benefici che apporta alla salute. Questo però non significa che i cereali raffinati vadano demonizzati. I cereali raffinati, come pasta, pane e riso bianco, possono essere inseriti e alternati ai cereali integrali nel contesto di un’alimentazione bilanciata, che sia comunque ricca di altre fonti di fibra, come i legumi e le verdure.

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La scienza dei metodi di cottura

La scienza dei metodi di cottura

Ti hanno detto di cucinare solo al vapore, di non fare il soffritto, di mangiare solo riso bollito, pollo alla piastra e insalatina scondita per mangiare sano?

Bene, sappi che non è vero. Oggi parleremo di come sfruttare al meglio i vantaggi di alcune delle cotture più usate a seconda di che alimento stiamo cucinando.

Cottura alla piastra

Perfetta per la carne e il pesce, un po’ meno per le verdure solo se si cucinano troppo a lungo. In genere non necessita dell’utilizzo di grassi in cottura e se utilizzate una padella antiaderente potrete anche farne a meno, o semplicemente ungerla con poco olio. La cottura alla piastra, così come anche la frittura o la stufatura, induce la reazione di Maillard, che corrisponde a quella tipica doratura che tanto ricerchi quando cucini. Questa reazione crea diversi tipi di molecole a partire dall’interazione tra aminoacidi e proteine dell’alimento. Per temperature elevate si aggiungono altre reazioni chimiche alla cottura, come la carbonizzazione, che producono sostanze tossiche e nocive. Per questo la cottura alla piastra dovrebbe essere fatta con temperature non superiori a 180° e dovrebbe essere quanto più breve possibile.

Cottura al vapore

La cottura al vapore, sebbene sia più lunga della bollitura, permette di preservare i nutrienti degli alimenti evitando la dispersione delle vitamine idrosolubili, sali minerali e altri fitocomposti nell’acqua, come avviene invece con la bollitura e la stufatura.

Bollitura

La bollitura delle verdure causa una dispersione dei micronutrienti nell’acqua per l’azione litica sulle pareti cellulari. Questo non è un problema se la bollitura viene utilizzata per brodi e minestre, dove anche l’acqua di cottura viene consumata, permettendo di recuperare tutte le sostanze perse. Per le verdure ad alto contenuto di carotenoidi invece, come la zucca o le carote, ne aumenta la biodisponibilità ed è assolutamente consigliata!

Viene utilizzata per la pasta, poiché aumenta la digeribilità dell’amido. Attenzione alle cotture troppo prolungate (la pasta scotta) che aumentano l’indice glicemico della pasta; meglio scolarla quando ancora al dente!

Utilizziamo la bollitura anche per i legumi, che contengono (soprattutto nella buccia) diversi fattori anti-nutrizionali che riducono l’assorbimento di micronutrienti come il ferro e ne aumentano dunque la biodisponibilità.

Stufatura

La stufatura, o cottura in umido, permette di cucinare a fuoco basso gli alimenti sfruttando poco grasso in cottura, con l’aggiunta di acqua/brodo/vino per abbassare la temperatura dell’olio.

Durante la cottura in umido, i micronutrienti idrosolubili si raccolgono nel brodo di cottura e, a differenza della bollitura in cui l’acqua viene scartata, in questo caso vengono recuperati quando consumiamo l’alimento.  Per cotture prolungate avremo la perdita di alcuni nutrienti termolabili (vitamina C e alcune vitamine del gruppo B). La stufatura comprende anche il soffritto (rosolatura). Non dimenticare che cipolle e aglio sono ricche di fitocomposti che durante la cottura  si disperdono nel grasso e si rendono maggiormente biodisponibili (quindi diffida da chi ti dice che il soffritto fa ingrassare!).

Consigliata per:

Cottura al forno

Sicuramente tra le cotture è quella che intensifica di più i sapori, ma richiede tempi più prolungati e può portare alla perdita di alcuni micronutrienti termolabili (es. alcune vitamine del gruppo B).

Per il pane e gli altri prodotti amidacei come le patate, anche durante la cottura in forno si verifica la reazione di Maillard, di cui abbiamo già parlato. Per questo sono preferibili cotture a temperatura inferiore a 180° e comunque meno prolungate possibile. Per le patate si consiglia sempre di eseguire una precottura facendole bollire per 5 minuti prima di infornarle. E’ ottima invece per la zucca, poiché aumenta la biodisponibilità dei carotenoidi.

Consigliata per:

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Settima settimana

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AlimentarSI

AlimentarSI

È impegnativo “vivere sani” e prenderci cura del nostro corpo, mangiare regolarmente, cucinare partendo da alimenti base invece di consumare cose già pronte.

Curarsi dell’alimentazione non significa fare una dieta restrittiva, o seguire l’obiettivo di perdere peso in tempi record a discapito della salute. Trovare il giusto equilibrio nell’alimentazione, inserire delle abitudini sane, condividere insieme il piacere del cibo e la convivialità sono tutte cose alla base del mangiar sano.

Oggi ti spiego 3 semplici passaggi per iniziare a prenderti cura dell’alimentazione: la scelta, la manipolazione e il consumo del cibo.

Scelta: il momento della spesa

Il momento della scelta degli alimenti è forse quello più determinante: quello che abbiamo a disposizione in casa condizionerà necessariamente le nostre abitudini alimentari. Il primo consiglio è di non andare mai a fare la spesa quando hai fame, perché sarai sempre più attirato o attirata dai prodotti di pronto consumo. Il secondo consiglio è che gli alimenti di origine vegetale non dovrebbero mai mancare nel carrello, quindi frutta e verdura sempre in abbondanza, oltre ai legumi. Il terzo consiglio è di guardare la lista degli ingredienti: più è lunga e più è probabile che quel prodotto sia processato o ultraprocessato. Dovremmo mangiare più cibo semplice, e il cibo processato meno frequentemente.

Manipolazione: la cucina e i condimenti

La scelta dei condimenti e del tipo di cottura degli alimenti che consumiamo è un altro passaggio fondamentale. Non ti si chiede di mangiare tutto al vapore senza sale, olio e anima, ma sicuramente bisogna diventare più consapevoli dell’impatto calorico che i condimenti hanno sui nostri piatti. È ben diverso condire un’insalata con olio e magari dell’aceto, oppure aggiungere la maionese o una salsa di altro tipo.

I condimenti grassi si possono utilizzare ovviamente (che lasagna sarebbe senza besciamella), ma semplicemente con le giuste misure, perché mangiare deve essere anche gratificante, ma nella quotidianità i piatti possono essere leggeri e saporiti allo stesso tempo, anche senza besciamella e panna in aggiunta.

Consumo del cibo: mangiare lentamente e fare una cosa alla volta

Il momento del pasto può essere gratificante solo se gli dedichiamo del tempo e se ci concentriamo su quello che stiamo facendo. Non possiamo pensare che un panino ingurgitato da soli in 2 minuti in macchina possa considerarsi un pranzo soddisfacente. Il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno di fermarsi, hanno bisogno di guardare quello che stiamo mangiando, sentirne il profumo, masticare correttamente ed assaporarlo con calma. Solo allora potremo sentirci sazi e soddisfatti e potremo assicurarci una digestione corretta. Se mangiamo senza nemmeno rendercene conto sicuramente dopo poco tempo saremo di nuovo alla ricerca di cibo.

E allora ricordiamoci di fermarci, di sederci e di assaporare ciò che stiamo mangiando.

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La ricetta della pasta e fagioli

La ricetta della pasta e fagioli

Cosa c’è di meglio di una buona pasta e fagioli per scaldarci durante l’inverno?

Fagioli in una ciotola

La pasta e fagioli è un piatto della nostra tradizione, semplice, completo e bilanciato. Prepararlo è davvero facilissimo e non richiede grandi abilità in cucina. Perché non proviamo a farla insieme?

Ingredienti per 4 persone (pochi, ma buoni):