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Passaporto C
Passaporto C
Qui troverai dei video dimostrativi degli esercizi da svolgere. Leggi sempre il passaporto cartaceo e se hai qualche dubbio controlla i video!

Esercizi da svolgere
1. Cammino
2. Sollevare le bottiglie
3. Alzarsi dalla sedia
4. Camminare superando gli ostacoli
5. Camminare seguendo un “Percorso ad 8”
6. Stretching delle braccia
Per vedere il video completo di tutti gli esercizi clicca qui!
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Passaporto B
Passaporto B
Qui troverai dei video dimostrativi degli esercizi da svolgere. Leggi sempre il passaporto cartaceo e se hai qualche dubbio controlla i video!

Esercizi da svolgere
1. Cammino
2. Sollevare le bottiglie
3. Stringere la pallina
4. Simulare la seduta
5. Camminare sulla punta dei piedi e sui talloni
6. Stretching delle braccia
Per vedere il video completo di tutti gli esercizi clicca qui!
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Il cibo della longevità
Il cibo della longevità
Nel video, una nutrizionista spiegherà i benefici e la composizione della dieta mediterranea. Il benessere comincia dall’alimentazione!
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L’invecchiamento cognitivo
L’invecchiamento cognitivo
Nel video sono brevemente riassunte le alterazioni fisiologiche e non che si riscontrano con l’invecchiamento, spiegando anche come sia possibile fare prevenzione.
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Passaporto A
Passaporto A
Qui troverai dei video dimostrativi degli esercizi da svolgere. Leggi sempre il passaporto cartaceo e se hai qualche dubbio controlla i video!

Esercizi da svolgere
1. Cammino
2. Stringere la pallina
3. Sollevare le bottiglie
4. Estensione delle gambe con cavigliera
5. Alzarsi dalla sedia con aiuto
6. Camminare con i piedi in linea
7. Stretching delle braccia
Per vedere il video completo di tutti gli esercizi clicca qui!
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BrainHq
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Se vuoi scoprire di più rispetto all’applicazione che usi, clicca sul link per visitare il sito specifico.
https://www.brainhq.com/
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Suggerimenti per pazienti edentuli o con problematiche di masticazione
Suggerimenti per pazienti edentuli o con problematiche di masticazione
La digestione inizia nella nostra bocca: grazie all’azione sinergica di denti, lingua, gengiva e saliva, possiamo sminuzzare il cibo per creare il “bolo alimentare”, che attraversa l’apparato digerente, dove avvengono i processi di assorbimento dei nutrienti. Una masticazione inadeguata può inficiare il corretto processo digestivo e comportare fastidiosi disturbi gastrointestinali.
Per favorire una corretta masticazione, segui queste semplici regole e assicurati di utilizzare la consistenza dei cibi più adeguata alle tue necessità:
- Indossa correttamente eventuali protesi dentarie.
- Mastica accuratamente gli alimenti, senza andare di fretta.
- Preferisci il consumo di alimenti dalla consistenza morbida e facilmente masticabili, che non aderiscano al palato.
- Sperimenta consistenze differenti (se necessario liquide o semi-liquide) se sono presenti problemi di masticazione. Puoi tritare, frullare o inzuppare gli alimenti per ammorbidirli, soprattutto in caso di disturbi di deglutizione. Fai attenzione a utilizzare la consistenza più adeguata rispetto alle tue esigenze.

- Se hai disturbi di masticazione, cuoci gli alimenti correttamente e assicurati di ottenere una consistenza morbida e tenera, soprattutto se hai problemi ai denti (come una pasta ben cotta, o un filetto di pesce morbido). Prova a schiacciare il cibo tra il pollice e l’indice: se il cibo si spappola tra le dita, sarai in grado di schiacciarlo anche attraverso la masticazione.
- Se utilizzi la carne, preferisci tagli morbidi, poco fibrosi e di facile masticazione. Puoi utilizzare anche delle preparazioni come polpette o medaglioni che risultato più morbide e semplici da masticare.
- Se fai fatica a masticare la carne, puoi sostituirla con i legumi o del pesce morbido, per mantenere un adeguato apporto di proteine nel pasto.
- Consuma il pesce, anche surgelato, facendo attenzione alle lische.
- Puoi utilizzare le uova per preparazioni morbide, come frittate, sformati o tortini.
- Preferisci i formaggi morbidi, più facili da masticare.
- Se fatichi a masticare le verdure crude o fibrose, prediligi le verdure cotte, oppure passati di verdure, vellutate e zuppe.
- Prediligi metodi di cottura, soprattutto per le verdure, che rendano i cibi morbidi e preservino il contenuto di vitamine e sali minerali, come la cottura a bassa temperatura o a vapore.
- Preferisci la frutta matura, più morbida, o frullata, oppure cotta.
- Se non riesci a consumare la frutta secca, puoi sostituirla con i burri 100%, come il burro di nocciole o il burro di mandorle).
- Puoi ammorbidire le preparazioni utilizzando brodo vegetale, sugo al pomodoro, olio extravergine di oliva e solo occasionalmente burro o altri condimenti grassi, come panna o salse.
- Fai attenzione ai cibi crudi, cibi secchi o croccanti, cibi duri, gommosi, fibrosi o appiccicosi, soprattutto se hai disturbi della deglutizione.
- Assicurati di mantenere un’accurata igiene orale.
I cibi raccomandati in caso di assenza parziale o totale dei denti, suddivisi per categoria di alimenti sono:

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Suggerimenti per pazienti con intolleranza al lattosio
Suggerimenti per pazienti con intolleranza al lattosio
Sai cos’è la disfagia?
La disfagia è la difficoltà a deglutire correttamente gli alimenti, solidi o liquidi, e può avere diverse origini. Quando sospettarla? Se quando mangi avverti la sensazione di non riuscire a deglutire, o che il cibo resti “attaccato” e che non riesca a procedere nello stomaco, o se avverti un senso di soffocamento al passaggio del cibo, oppure se ti capitano spesso episodi di aspirazione di cibo e/o liquidi o febbri ricorrenti senza una motivazione apparente. Se soffri di uno di questi disturbi, rivolgiti al tuo medico ed effettua i controlli necessari per escludere una problematica legata alla deglutizione.
Se avessi già una diagnosi di disfagia, sarebbe bene prestare particolare attenzione alle caratteristiche del cibo e alle consistenze, per un’alimentazione sicura e corretta. Eccoti alcuni consigli pratici per gestire in sicurezza il momento del pasto:
- Assicurati che l’ambiente sia silenzioso, tranquillo e ben illuminato e che eventuali protesi dentarie, acustiche e/o occhiali siano indossati correttamente.
- Devi essere ben sveglio, riposato e non avvertire dolore.
- Assumi la posizione seduta correttamente, appoggiando le braccia, mantenendo il tronco eretto. Se assumi il pasto a letto, utilizza due cuscini in modo da avere il tronco posizionato a 90° rispetto alle gambe.
- Concentrati sul pasto e mangia lentamente, masticando con cura e assicurandoti che ogni boccone sia stato completamente deglutito prima di assumerne un altro.
- Mentre mangi, non dovresti parlare, leggere o guardare la televisione per non distrarti.
- Posiziona il cucchiaio o la posata sulla parte anteriore della lingua e non contro i denti.
- Il boccone deve corrispondere al quantitativo di un cucchiaino da tè, né troppo grande, né troppo piccolo.
- Può essere utile, per eliminare eventuali residui di cibo in gola, eseguire ogni 2-3 bocconi dei colpi di tosse o delle deglutizioni a vuoto. Può essere utile anche monitorare la voce e se appare un suono “gorgogliante”, ci indica la presenza di residui di cibo in corrispondenza delle corde vocali. Interrompere immediatamente l’alimentazione in caso di sospetto di aspirazione e tossire.
- In caso di tosse riflessa, è fondamentale attendere che si esaurisca prima di riprendere a mangiare.
- La giusta consistenza è fondamentale per assicurare un’alimentazione semplice e priva di rischi; in linea generale, una consistenza omogenea e morbida, che non aderisca al palato, è la più indicata. Alcuni esempi di consistenze:

- Fai una cosa alla volta: evita di bere e mangiare contemporaneamente e assicurati di aver completamente deglutito prima di prendere il boccone o sorso successivo.
- In caso di nausea e vomito, evita di assumere l’acqua o altre bevande durante i pasti.
- Fraziona i pasti in 5-6 al giorno, considerando anche gli spuntini: questo riduce l’affaticamento dovuto alla difficoltà di deglutire e aiuta a prevenire eventuali deficit nutrizionali, assicurando il corretto introito di tutti i nutrienti.
- I secondi sono sempre i piatti più difficili da gestire per le consistenze. I legumi puoi aggiungerli a vellutate, puree o passati di verdure, purché siano ben cotti ed eleminando eventuali parti fibrose difficili da frullare. Le ricette a base di carne possono essere preparate anche con semplici salse alle verdure o con pomodoro, così da assicurarne la morbidezza, eliminandone le componenti fibrose. Polpette o hamburger di carne o brasati e spezzatini consentono di mantenere la morbidezza ed esaltarne il gusto e gradevolezza. Per il pesce, consuma medaglioni o filetti di pesce senza lische. Altri esempi di secondi che puoi preparare sono le uova alla coque o frittata, ricotta e formaggi freschi, come quark, crescenza.
- La mantecatura è importante per ottenere la giusta consistenza, da realizzare principalmente con olio, ma anche con burro, besciamella, panna, latte intero o condensato.
- Evita verdure particolarmente filacciose, come finocchi, carciofi o sedano e preferisci le verdure cotte, o frullate.
- Elimina buccia e semi dai frutti e preferisci i frutti più maturi, per una consistenza omogenea.
- Prediligi metodi di cottura, soprattutto per le verdure, che rendano i cibi morbidi e preservino il contenuto di vitamine e sali minerali, come la cottura a bassa temperatura o a vapore.
- Puoi utilizzare elettrodomestici come il frullatore, il passaverdure, l’omogeneizzatore e la centrifuga per ottenere la consistenza adatta dei cibi, senza necessariamente dover ricorrere all’acquisto di omogeneizzati confezionati o simili.

- Puoi utilizzare alimenti addensanti come la fecola di patate, o l’amido di mais, o farine di cereali se le preparazioni risultano troppo liquide, o diluenti, come il brodo vegetale, se la consistenza risulta troppo dura.
- Incentiva l’alimentazione con cibi sapidi, aggiungendo spezie e aromi, e anche il formaggio grattugiato se gradito.
- Anche l’occhio vuole la sua parte e la preparazione e presentazione dei piatti deve essere invitante, così da essere più invogliati a finire il pasto.
- La disidratazione è spesso frequente nei soggetti con disfagia, quindi assicurati di bere almeno 1,5-2 litri di acqua o altre bevande al giorno (thè, tisane, infusi, brodo, possibilmente non zuccherati), eventualmente adeguatamente addensati (in commercio è disponibile l’acqua gelificata pronta).
- Bere direttamente dalla bottiglia o con una cannuccia non è consigliato e in alcuni casi la somministrazione dei liquidi deve avvenire anche con l’ausilio del cucchiaino.
- Il pasto deve essere interrotto ai primi segni di stanchezza o di mancata attenzione.
- Dopo il pasto, resta in posizione eretta per almeno 20-30 minuti per ridurre il rischio di aspirazione e prevenire il reflusso.
- Rispetta una corretta igiene orale subito dopo aver mangiato, per evitare che eventuali residui di cibo vengano aspirati.
- Cibi da evitare:
- cibi che si frantumano o si sbriciolano (fette biscottate, biscotti secchi, crackers, grissini, frutta secca), a meno che tu non possa metterli in ammollo in una pietanza liquida, come per esempio le fette biscottate spezzettate e amalgamate nel latte.
- cibi appiccicosi (miele, glasse, pancarré).
- cibi a doppia consistenza o non compatti (con fase liquida e solida, come pastina in brodo, minestrone con pezzi di verdure, latte con fette biscottate non ben sciolte, frutta con i semi, yogurt con pezzi di frutta).
- cibi che si sciolgono in bocca, come le caramelle
- cibi filanti (mozzarella, formaggi cotti, gomme da masticare)
- cibi che cambiano consistenza (gelati, granite, caramelle)

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Suggerimenti per chi soffre di intolleranza al lattosio
Suggerimenti per chi soffre di intolleranza al lattosio
Il lattosio è uno zucchero contenuto nel latte e in molti prodotti derivati dal latte. La capacità del nostro sistema digerente di processarlo dipende dalla presenza di un enzima, la lattasi, che si trova a livello intestinale e divide il lattosio in zuccheri semplici, perché questi possano poi essere assorbiti. Quando l’enzima della lattasi viene prodotto in maniera ridotta, possono svilupparsi una serie di sintomi gastrointestinali, come gonfiore, dolore addominale, flatulenza, feci acquose o diarrea. Se ti capita di avere questi disturbi quando consumi prodotti a base di latte o derivati e non ti è mai stata fatta una diagnosi di intolleranza al lattosio, rivolgiti al tuo medico per gli opportuni accertamenti.

Anche se si ha una carenza dell’enzima della lattasi, non è detto che una persona sviluppi i sintomi legati all’intolleranza al lattosio. La quantità di lattosio tollerata dalle persone, infatti, è variabile e in genere anche una persona con una ridotta produzione di lattasi riesce a tollerare quantità modeste di lattosio.
In caso di diagnosi accertata, sarà necessario eliminare gradualmente gli alimenti contenenti lattosio iniziando da quelli a più alto contenuto in lattosio (come latte, yogurt, formaggi freschi) e valutare la soglia di tolleranza. Puoi sostituire questi prodotti con alimenti analoghi privi di lattosio con la dicitura “senza lattosio” o HD (alta digeribilità), oppure utilizzare il kefir al posto dello yogurt, naturalmente a basso contenuto di lattosio.
Per quanto riguarda i formaggi, il contenuto di lattosio è variabile.
Ecco una lista dei formaggi naturalmente a basso contenuto di lattosio:
Attenzione al lattosio nascosto negli alimenti: il lattosio non è contenuto solo nel latte e nei suoi derivati freschi, ma anche in alcuni tipi di pane, dolci da forno, cereali, burro, panna, caramelle, merendine e altri snack confezionati, salumi. Poni attenzione alle etichette e verifica che non ci sia lattosio negli alimenti.
Qualora non fosse possibile eliminare il lattosio, è disponibile in farmacia la Lattasi in compresse, che ingerita insieme al cibo aiuta nella digestione del lattosio. Una compressa di Lattasi digerisce fino a 5 g di Lattosio contenuto in 100 ml di latte vaccino.
Un ultimo suggerimento: ricorda che latte e derivati contengono anche grandi quantità di calcio ed è consigliabile un monitoraggio del contenuto di calcio della dieta per evitare di andare incontro a carenze. Qualora fosse necessario, rivolgiti al tuo medico per valutare se sia necessario assumere un integratore di calcio.
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L’invecchiamento cognitivo
L’invecchiamento cognitivo
Se vuoi continuare ad allenare la tua mente, qui di seguito troverai una serie di esercizi di stimolazione cognitiva. Stampa le pagine, esercitati a casa e metti alla prova anche i tuoi familiari.